Corso S. Trentin 108

San Donà di Piave

Lun-Gio:
9-13 / 15-18
Ven:
9-13

STUDIO NOTAIO TERRACINA

IMPOSTA DI SUCCESSIONE: BATOSTA IN ARRIVO?

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

Sembra che sia stata scoperta l’acqua calda.

Ci si è accorti che le imposte di successione e donazione, nel nostro Paese, sono molto ma molto inferiori rispetto al resto dell’Europa.

E questo naturalmente porta un minor gettito nelle casse statali.
Secondo l’OCSE, nel 2018 il gettito relativo alle imposte di successione, in Italia, è stato di 820 milioni, contro gli oltre 14 miliardi della Francia, ed i 5,9 miliardi del Regno Unito.

Perché l’imposizione in Italia è così bassa in materia di successione e donazione?

Per due ragioni fondamentali:

Il valore degli immobili ai fini di queste imposte (cioè l’imponibile) non è quello reale, ma il catastale, molto più basso.

In secondo luogo ci sono franchigie molto elevate per coniuge e figli: un milione ciascuno. Cioè per un valore dell’asse ereditario fino ad un milione per erede, non si paga l’imposta di successione.

Da questi dati dell’OCSE è nato uno studio appena pubblicato dall’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica, dal titolo “Pro e contro dell’imposta su successioni e donazioni”, che naturalmente propone una riforma del sistema, in nome della redistribuzione della ricchezza e della giustizia sociale.
(Bisognerebbe anche considerare, però, che per il resto l’imposizione fiscale in Italia è davvero molto elevata).

Nello studio viene anche portato un esempio concreto: per un’eredità del valore netto di 1 milione di euro lasciata da un genitore al proprio figlio, quante imposte di successione si pagano nei diversi Paesi Europei?
In Italia NULLA: la franchigia di 1 milione è sufficiente a evitare completamente l’imposizione ( attenzione però che sugli immobili -non prima casa – va comunque pagato il 3 per cento a titolo di imposte ipotecarie e catastali);
in Spagna l’imposta ammonterebbe a circa 335mila euro,
in Francia a 270mila,
nel Regno Unito a 245mila
in Germania a 115mila.

È da tanto che si parla di una riforma del catasto e dell’imposta di successione; ciò porterebbe una maggiore tassazione, soprattutto del patrimonio immobiliare.

Negli altri Paesi è frequente, purtroppo, la necessità di vendere gli immobili ereditari, almeno in parte, o di contrarre mutui, per poter pagare le imposte di successione.

Che stia davvero per arrivare questa impopolare misura?

Sappiate che al momento le imposte per le donazioni sono ancora, in assoluto, le più basse d’Europa… 

Dott. Valeria Terracina

Notaio in San Donà di Piave Corso Trentin 108
0421 333038
info@terracina.biz